In questa foto scattata ad Aprile si può vedere l'immondizia nei corsi d'acqua di Port au Prince.
Questa scena l'abbiamo ritrovata dappertutto in Haiti.
Quando piove, e li quando piove... piove parecchio, i liquami, l'acqua e il fango piombano sulla popolazione che vive (?) in tende improvvisate, spesso fatte con semplici teli di plastica...
Per le strade ci sono tanti "mercatini" dove si vende di tutto, e dove si cucina anche, in condizioni assolutamente non igieniche.
Ma i mercatini sono tutto per gli haitiani, per vendere e ricavare qualche soldo; e per comprare a prezzi più convenienti rispetto ai pochi supermercati aperti, riservati di fatto alle fasce più ricche della popolazione.
In queste condizioni i batteri del colera sono a casa loro! Ma che vuoi che importi al mondo di qualche centinaio di morti in più ad Haiti, dopo che ne sono morti più di 300.000 solo nel terremoto di Gennaio?...
Quando siamo stati ad Haiti passavano numerose macchine dell'ONU e delle organizzazioni non governative, ma l'unica organizzazione che abbiamo visto veramente presente, nei tanti ospedali che gestiscono, e anche nelle tendopoli tra la gente, è MSF Medici Senza Frontiere.
La storia di Haiti è una storia di sopraffazioni, di violenze, di colpi di stato...
La strategia migliore è quella di dare agli haitiani la possibilità di risollevarsi dalla condizione di miseria in cui sono stati messi per decenni da paesi come gli USA, poter gestire la loro vita, il loro progresso da soli!
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